ANNO 14 n° 118
Giovedì web Mondiali sui social, la finale dei record: 280 milioni di post
>>>>> di Samuele Coco <<<<<
16/07/2014 - 18:19

di Samuele Coco

Forse è presto per dire che i bar, i pub e i luoghi d’incontro tipici del dopo partita siano superati, ma i dati comunicati da Facebook e Twitter sono comunque l’indice dell’ennesimo cambiamento delle nostre abitudini.

La rete, con la sua immediatezza e semplicità, sta rendendo ogni evento un po’ più social, permettendo a tutti di condividere opinioni ed emozioni in diretta, senza aspettare il giorno successivo. 

Come detto, i social network, fin dall’inizio del mondiale di calcio hanno sottolineato la loro importanza nell’ambito della comunicazione con numeri sempre in crescendo: in particolare, nella serata finale del grande evento calcistico, Facebook ha diffuso una nota ufficiale sottolineando i numeri da record: 250 milioni di post, tra immagini, stati e condivisioni.

Per offrire un termine di paragone, la finale dei mondiali ha superato di 35 milioni il SuperBowl del 2013, il finale del campionato professionistico NFL, da anni l’evento sportivo più seguito in assoluto.

Anche Twitter ha i suoi motivi di orgoglio con 580.166 tweet al secondo durante la storica sconfitta in semifinale del Brasile sembrava di aver già raggiunto un record imbattibile.

Ma il primato è durato meno di una settimana: con il gol di Götze che ha decretato il successo della Germania, si è arrivati a 618.755 tweet al secondo infrangendo immediatamente il precedente record.

La storica semifinale del 7-1 ha tuttavia mantenuto il primato di tweet totali rispetto alla finale: 35.6 milioni di tweet contro i 32.1 milioni.

Ma cosa vogliono dire davvero tutti questi numeri su tweet e post? Che i social network facciano parte della quotidianità è un fattore ormai acclarato, ma dati come questi invitano sempre più a riflettere su quanto la nostra vita abbia preso una piega social.

Infatti, in quelli che ormai sono stati definiti i primi mondiali dell’era della condivisione in rete, i veri protagonisti sono stati i due colossi della comunicazione: Facebook e Twitter.

La tv rappresenta ancora il medium principale dal quale seguire il mondiale di calcio, ma siamo sicuri che nei prossimi anni i social networks non trovino addirittura il modo di farci guardare gli eventi in diretta?





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